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Che cosa significa pensare Auschwitz? È possibile dire di un evento che ha polverizzato tutti i criteri di giudizio filosofico, morale, politico, teologico della nostra tradizione? Quali prospettive sono oggi a nostra disposizione dopo il cortocircuito etico e filosofico provocato dall'universo concentrazionario? Può l'etica avere ancora uno spazio nell'orizzonte contemporaneo? Quali, insomma, le possibilità etiche, filosofiche e politiche che ci restano? I saggi di Paolo Amodio qui presentati non hanno ovviamente la pretesa di offrire una risposta, si limitano piuttosto - riattraversando alcuni temi elaborati dal pensiero filosofico, etico e politico più recente a mettere in luce talune possibilità offerte da pensatori quali Hannah Arendt, Emmanuel Lévinas, Ernst Bloch, o poeti come Paul Celan.